Cinque modi per migliorare la frequenza di rimbalzo del tuo sito

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Google tiene molto in considerazione la frequenza di rimbalzo, ovvero la percentuale di utenti che abbandona la navigazione del tuo sito subito dopo averi fatto accesso e visitando dunque una sola pagina, quelli nella quale sono “atterrati”. Diminuire tale percentuale significa mostrare ai motori di ricerca che la qualità dei contenuti del proprio sito è di una certa rilevanza, e per far questo ci sono dei consigli utili che consentono di lavorare efficacemente sui contenuti durante la realizzazione siti internet.

Ecco cinque modi per migliorare la frequenza di rimbalzo del tuo sito

1. Crea contenuti utili

Creare contenuti veramente utili è uno dei modi migliori per mantenere gli utenti più a lungo all’interno del sito e convincerli a visualizzare più pagine. Quindi, crea un piano editoriale coerente e che offra contenuti veramente in grado di risolvere problemi o fornire informazioni pertinenti ed utili per il visitatore. Un altro suggerimento importante per i tuoi contenuti: crea una rete di collegamenti interni efficace. I link interni rilevanti e utili nei tuoi contenuti possono guidare gli utenti ad accedere ad un maggior numero di risorse.

2. Aggiungi immagini e video

Non tutti amano i contenuti di testo, quindi ricorda di includere anche contenuti quali video, infografiche e registrazioni audio, ad esempio. Molti utenti infatti, sono soliti non dedicare grande attenzione al testo, quindi fai benissimo ad attirare la loro attenzione con tutti gli strumenti multimediali a tua disposizione.

3. Velocizza il tuo sito

Se questo concetto non ti è ancora chiaro, la velocità di caricamento del tuo sito web è fondamentale per migliorare la frequenza di rimbalzo del tuo sito web. Infatti, secondo Google stesso , oltre la metà dei visitatori mobile abbandonano una pagina che impiega più di tre secondi per caricare. E per ogni secondo in più che la tua pagina impiega nel caricare, aumentano notevolmente le probabilità che gli utenti “rimbalzino”. Quindi, adotta tutti gli accorgimenti di cui ti abbiamo parlato in questi mesi per migliorare la velocità di caricamento del tuo sito.

4. Fai degli A / B Test

Mentre ti adoperi per cercare di migliorare la frequenza di rimbalzo del tuo sito web, non lasciare al caso gli A / B test, grazie ai quali puoi testare tutto per determinare effettivamente cosa funzioni e cosa no. Potresti rimanere sorpreso da quelle piccole cose alle quali non dai importanza ma che invece possono indurre gli utenti ad abbandonare il tuo sito web. Quindi, esegui degli A / B test di ogni elemento del tuo sito per scoprire cosa è in grado di influenzare il comportamento degli utenti.

Ad esempio la tua frequenza di rimbalzo migliora o peggiora con un popup in home page? Un font converte più visitatori rispetto ad un altro? Mostrare o nascondere una barra di avanzamento aiuta o danneggia la frequenza di rimbalzo? Ecco cosa possono aiutarti a scoprire gli A / B test.

5. Sfrutta gli Exit Intent Popup

Lo sapevi che oltre il 70% delle persone che lasciano il tuo sito web non torneranno mai più? Se non inizi a migliorare la tua frequenza di rimbalzo adesso, sono numerosissimi i potenziali lead e clienti che il tuo sito sta perdendo. Ricorda che un altro modo efficace per non farli scappare via è quello di utilizzare gli Exit Intent Popup, che sono in grado di capire quando un utente sta per lasciare il tuo sito Web ed inviano in quel momento un messaggio che può incoraggiare i visitatori ad iscriversi alla tua mailing list, scaricare la tua guida, o persino offrire uno sconto se lo desideri. Quindi, non solo gli Exit Intent Popup possono migliorare la frequenza di rimbalzo, ma anche aumentare le vendite in un istante.