Caldaie a condensazione

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Quali sono le caratteristiche principali delle caldaie a condensazione, che peraltro sono quelle più consigliate da qualunque tecnico manutentore che viene chiamato a dare una consulenza ai propri clienti rispetto all’acquisto di una caldaia? Prima di tutto la caldaia a condensazione è un prodotto altamente tecnologico, molto più all’avanguardia rispetto le caldaie tradizionali che erano poi la vecchia caldaia a camera stagna e che a volte si trovano ancora all’interno di abitazioni e condomini ma che non vengono più prodotte all’interno dell’Unione Europea. È possibile, in effetti, trovarne qualcuna in magazzino soprattutto al di fuori dell’Italia, ma è sconsigliato installarle perché comunque comportano notevoli svantaggi rispetto alla caldaia a condensazione. Prima di tutto la caldaia a condensazione è preferibile perché emette una minore quantità di fumi tossici, che sono poi quelli che vanno a alzare il grado di anidride carbonica nell’aria e quindi sono le principali sostanze responsabili del riscaldamento globale. Questa è una tematica che va presa molto sul serio, infatti la caldaia a condensazione deve essere controllata periodicamente per ricevere una attestazione che viene conosciuta con il nome di “bollino blu“ e che ne garantisce il perfetto funzionamento dopo un’analisi accurata dei fumi di combustione. Se la caldaia non ha il bollino blu obbligatorio è sottoposta ad una sanzione la persona responsabile di gestirla. D’altra parte è ottimo controllare i valori dei fumi della combustione perché sono dei dati molto importanti anche per capire se la caldaia funziona bene in generale, perché se si mantengono i consumi ottimali e se la caldaia è efficiente significa anche risparmiare sul costo del combustibile.

Cosa rende differente una caldaia a condensazione da una caldaia tradizionale

In realtà è molto semplice capire qual è la differenza tra una caldaia condensazione ed una caldaia a camera stagna, perché è data dalla gestione dei fumi della combustione che vengono prodotti all’interno della camera combustione.

Questi fumi che sono generati dall’incontro tra combustibile e comburente, che devono essere ripuliti periodicamente da una manutenzione ordinaria, nella caldaia tradizionale devono essere totalmente espulsi verso l’esterno, di solito attraverso una canna fumaria e quindi vengono dispersi nell’ambiente. Mentre nella caldaia a condensazione vengono recuperati e trasformati in condensa. Questa condensa, proprio a causa del fatto che c’è stata una sublimazione e dunque la trasformazione di un materiale gassoso in un materiale liquido, riesce essere recuperata e rimessa in circolazione all’interno del prodotto, sottoforma di nuova energia. Questo consente dunque di ottimizzare i processi e di andare a risparmiare più di un 30% di quello che si consuma con una caldaia tradizionale, vale a dire che nel corso di 10 o 15 anni di vita della caldaia si risparmiano almeno 3000 € di combustibile ma a volte questa cifra può essere raddoppiata o triplicata a seconda delle circostanze in cui ci si trova.

Ecco perché vale la pena, se bisogna effettuare un acquisto, rivolgerci verso un prodotto che costa di più, come una caldaia a condensazione, usufruendo anche delle possibilità di incentivi statali come l’ecobonus che viene erogato proprio a chi opera questo tipo di passaggio.