Test psicologici 

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Non ponetevi come obiettivo l’en plein, cento per cento di Test psicologici  quesiti delle prove negli scorsi anni, n.d.r. i più bravi sono arrivati al massimo a 75 quiz esatti È importante non pensare di riuscire a rispondere a tutte e re dall’ansia”, afferma il  delegato all’orientamento di Medicina della Seconda Università. La selezione attraverso i test –assicura il docente di Gastroenterologia– è democratica. Vale a dire che eventuali disagi per le prove saranno vissuti da tutti (“magari saranno avvantaggiati solo coloro che l’anno scorso non ce l’hanno fatta ed hanno disposto di più tempo per prepararsi”). Come anche “la domanda strana può capitare a chiunque”.

A porre maggiori problemi tra le discipline,  la considerazione avallata dai dati forniti dal consorzio nazionale Alma Laurea, è la Fisica per la quale si conta la più alta percentuale di risposte errate. Per arrivare alla prova di ammissione tranquilli, conviene esercitarsi a più non posso sui test a risposta multipla. Qualche dritta per il grande giorno: “rispondere prima alle domande su cui si è certi, poi a quelle incerte. Se poi si è in alto mare, meglio soprassedere”. Vale la pena tentare (“ma la capacità di correre rischi dipende anche dai tratti caratteriali”) quando “su cinque risposte due sembrano plausibili. La possibilità di sbagliare è minore”. Poi una sottolineatura: sbirciare sui fogli altrui è altamente sconsigliabile “perché le domande non sono nello stesso ordine numerico, così come le risposte”.

La preparazione per Test psicologici  dovrebbe cominciare fin dal quarto anno delle superiori, se non dal terzo.  Purtroppo così non è. E allora bisogna correre ai ripari.  Conviene puntare sulle domande di Logica. Una materia che, rispetto alle altre oggetto della prova, è sconosciuta agli studenti e richiede strategie mentali non in loro possesso, il consiglio del  direttore del Softel  il Centro di Orientamento e Tutorato dell’Università Federico II, docente di Ingegneria. Del resto buona parte delle domande complessive del test vertono proprio sul Ragionamento logico. Lo scopo: sondare l’abilità dei candidati ad individuare i legami esistenti tra gruppi di numeri, termini, immagini, lettere, frasi. Gli argomenti sono vasti e complessi. Però c’è poco tempo a disposizione per definire la preparazione. Dunque, “più che un manuale di Logica, è preferibile allenarsi con gli eserciziari”. Insomma, vale la pena affidarsi al “metodo deduttivo”. Un’altra avvertenza: occhio all’orologio.

la prova relativa allo Test psicologici  va completato in un tempo preciso, si ha a disposizione circa un minuto e mezzo a domanda. Quindi, suggerisce  in virtù della consolidata esperienza, farete bene a “porre estrema attenzione ai quesiti di Comprensione verbale. Sono lunghissimi e occorre tanto tempo solo per leggerli. Rimandateli alla fine della prova”. In aula, giunto il fatidico giorno, l’ambiente “vi sembrerà ostile”. Controllate l’ansia “estraniandovi”, l’invito del docente. Chi ce la farà (“i migliori sono gli studenti dei licei classici perché sono più abituati allo studio”) vedrà spalancarsi le porte di Corsi “che garantiscono occupazione”. Per chi non dovesse passare, una -magra- consolazione: “il test non seleziona la vera qualità ma è l’unico mezzo a disposizione per scremare sui grandi numeri”.