Lombalgia

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La Lombalgia o mal di schiena è, assieme al dolore al collo  uno dei disturbi più comuni tra le persone superiori ai 60 anni.

di solito il dolore è causato da disturbi che interessano la struttura muscolo scheletrica e, in particolare, la colonna vertebrale. si tratta, infatti, di un’area molto complessa, sulla quale agiscono numerosi muscoli e legamenti. con il passare del tempo è più facile che si instaurino processi di usura che provocano disequilibri e fastidi muscolari. nei casi più gravi possono instaurarsi fenomeni infiammatori o lesioni muscolari. com’è strutturata la colonna vertebrale  la colonna vertebrale, detta anche spina dorsale o rachide, si trova nella parte centrale del corpo umano e ne costituisce la struttura portante. essa è costituita da un insieme di 33 vertebre poste l’una sopra l’altra: tra l’una e l’altra sono presenti dei dischi di cartilagine che fungono da cuscinetti, permettendo la flessione della colonna e assorbendo gli urti.

la parte inferiore della colonna vertebrale, della rachide lombare, è composta di 5 vertebre, che vanno dalla l1 alla l5, e si collegano alla regione sacrale.  questa parte della colonna vertebrale è sottoposta a un lavoro molto consistente, in quanto rende possibili le torsioni e i piegamenti di tutta la schiena, sostiene il busto, coordina i movimenti durante la camminata e permette il sollevamento dei pesi. ciò significa che la maggior parte delle attività fisiche che si svolgono durante la giornata incidono su questa parte del corpo. lombalgia: cos’è e come si presenta  quello che viene definito comunemente come mal di schiena in realtà interessa l’area lombare della schiena e comprende tutta una serie di disturbi che possono avere cause diverse: lombalgia acuta  questo tipo di dolore che compare all’improvviso in seguito a una lesione muscolare o dei legamenti.

ciò avviene di solito per un infortunio, come il sollevamento di un peso eccessivo. in genere, oltre a provare dolore, che aumenta durante il movimento, si aggiunge la rigidità e la difficoltà a muoversi. proprio per le sue caratteristiche, è una condizione molto comune, che interessa almeno una volta nella vita circa l’80% della popolazione. lombalgia cronica  i medici parlano di lombalgia cronica nel momento in cui la prognosi è di almeno 12 settimane. di solito, in questo caso il dolore è meno intenso e non è originato da un evento singolo, ma alla sua base ha cause croniche, che l’ernia del disco. talvolta, può instaurarsi un disturbo di questo genere anche in relazione a posture scorrette o a tensioni muscolari dovute a stress. lombalgia e lombosciatalgia: c’è differenza?

spesso si tende a confonderle, ma lombalgia e lombosciatalgia non sono la stessa cosa. infatti, si parla di lombosciatalgia quando la compressione del nervo sciatico provoca una infiammazione che provoca un dolore che si irradia nella coscia, nella schiena e lungo la gamba, talvolta fino al piede. il nervo sciatico, infatti, è uno dei più lunghi e con le dimensioni maggiori di tutto il nostro corpo in quanto collega le ultime vertebre dell’area lombare (l4 e l5) fino al piede: ha una particolare importanza per la sensibilità e il movimento della parte posteriore della gamba.

le stesse cause che provocano la lombalgia possono agire sul nervo sciatico e dare luogo alla sciatalgia o, più propriamente, lombosciatalgia. la compressione del nervo sciatico, infatti, può essere originata da diverse cause: da quelle strutturali come l’ernia del disco, l’osteofitosi o la stenosi spinale, a quelle dovute a sedentarietà, stress, gravidanza.