Le Gole del Sagittario – Abruzzo

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gole del sagittario

Girare il mondo in cerca di paesaggi unici è sicuramente una passione da curare ed è altrettanto vero che al di fuori dei nostri confini nazionali ed europei ci sono posti unici che attirano turisti da ogni dove. Talvolta però, a ben guardare, è proprio la nostra bella Italia a vantare alcuni degli scenari naturali più belli che si possa sperare di ammirare e che si sa far apprezzare anche all’estero. IN questa categoria di paesaggi naturali, si può certamente inserire la riserva naturale guidata de “Le gole del Sagittario” che con la loro bellezza colpirono due viaggiatori inglesi, Richard Craven ed Edward Lear, che descrissero il luogo con le seguenti parole “pauroso e bello”. Se quanto scritto fino ad ora ha catturato la vostra attenzione, possiamo proseguire per scoprire qualcosa in più su questa riserva.

Come primo passo, iniziamo con il dirvi che questa riserva si trova a pochi km da Roma, precisamente la riserve de “Le gole del Sagittario” è situata nel comune di Anversa degli Abruzzi e comprende la valle percorsa del fiume Sagittario che si estende da Villalago a Cocullo in provincia dell’Aquila. La riserva è stata istituita nel 1997 ha un’estensione di circa 400 ettari, spazia dai 500 metri di altitudine a valle per salire sino a quota 1,500 e offre rifugio a numerose specie, sia animali che vegetali.

Una volta che abbiamo tracciato le coordinate base, possiamo approfondire un po’ la nostra conoscenza. La morfologia della riserva presenta una forma a “V” creata dall’incisione fluviale resa possibile dall’azione erosiva del fiume Sagittario che ha scavato per milioni di anni fino a creare una valle costituita da rocce con sedimenti marini carbonatici di coralli e foraminiferi. Le più antiche rocce affioranti nella riserva risalgono a circa 200 milioni di anni fa mentre le più recenti sono di circa 5 milioni di anni, prima della definitiva emersione di tutta l’area. Visitando oggi le Gole, si possono ammirare sei tipologie ambientali: le rupi e i ghiaioni calcarei, i prati aridi, la vegetazione delle sorgenti, il bosco mesofilo di fondovalle, la faggeta e le praterie primarie in quota, inoltre alla base delle Gole, presso l’area di Cavuto, si trovano delle sorgenti.

Per facilitare la visita turistica, nella Riserva sono stati tracciati alcuni sentieri dal CAI (club alpino italiano).

Flora e fauna Gole del Sagittario

La fauna è decisamente varia, difatti ad eccezione del Camoscio d’Abruzzo, sono presenti tutti i grandi mammiferi appenninici. Gli animali più facili da osservare sono gli orsi ed i lupi ma sono presenti anche cervi, caprioli e cinghiali. Ben più raro da avvistare invece la lepre italica. Altrettanto visibili sono poi l’aquila reale e il falco pellegrino mentre nelle aree boschive l’astore, il falco pecchiaiolo e il lodolaio

Per quanto riguarda la fauna segnaliamo sin da subito il simbolo delle Gole: il Fiordaliso del Sagittario, che si trovo solo in quest’area. Altre piante rare ed endemiche dell’Appennino centrale sono l’Aubretiacolumnae e la Campanula fragilissubsp. cavolinii. Interessante una stazione di Efedra dei Nebrodi.

Se avete deciso di visitare le gole qui di seguito vi forniamo alcune indicazioni su come raggiungere il sito:

  • In auto: la Riserva è raggiungibile in automobile uscendo al casello di Cocullo dell’autostrada Roma-Pescara A25 e proseguendo fino al paese di Anversa degli Abruzzi
  • In autobus: coi mezzi dell’ARPA, partenze da Sulmona e partenze da Roma per Sulmona e Scanno.
  • In treno: da Roma Tiburtina a Sulmona

Approfondimenti: https://localitaitaliane.it/abruzzo/parchi-e-riserve/gole-del-sagittario/