Corso di boxe

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Il Corso di  boxe è uno degli sport da combattimento più antichi e noti, che prevede l’incontro tra due atleti su un campo da combattimento denominato ring.

I due pugili si affrontano colpendosi con dei pugni chiusi per una durata di tempo determinata. Sono protetti da dei guantoni appositi, allo scopo di indebolirsi e di riuscire a mandare a terra l’avversario. Il pugilato è uno sport che può essere praticato in maniera agonistica da dilettanti e professionisti, ma anche in maniera non agonistica attraverso moderne discipline ricreative. Il pugilato è uno sport impegnativo e completo, che prevede uno studio preparatorio molto ampio da parte dei contendenti, in funzione dello scambio di colpi che avviene sul ring. I pugili combattono su di un ring di 5 metri per 5 metri, con le dimensioni all’interno delle corde che scendono a 4 metri per 4, e che ospita i soli contendenti e l’arbitro. I pugili cercano di colpirsi con dei pugni senza essere a loro volta colpiti dall’avversario. Durante l’incontro ai contendenti è vietato girare la schiena all’avversario. Sono solo permessi colpi effettuati con le nocche del pugno sulla parte superiore del corpo dell’avversario, dalla cintura fino alla fronte. Inoltre, è vietato tenersi, spingersi, combattere corpo a corpo e voltarsi di lato.

Pugilato: cos’è La parola pugilato deriva dal latino pugilatus  che indica l’atleta che lotta con il pugno. Gli atleti che praticano Corso di boxe sono denominati pugili, ma anche pugilatori o pugilisti. Il pugilato è chiamato anche Boxe, termine francese che indica questo sport.  I primi cenni riconosciuti del pugilato risalgono ad un bassorilievo sumero trovato in Iraq, e risalente al terzo millennio a.C., ma anche a bassorilievi assiro-babilonesi e ittiti risalenti al secondo millennio. Inoltre, a Tebe in Egitto, una scultura risalente al 1350 a.C. raffigura due pugili e diversi spettatoti attorno a loro. Tutte queste testimonianze mostrano dei combattimenti in cui i pugili combattevano a mani nude o con i polsi fasciati da delle bende. L’introduzione dei guantoni, basandosi sulla prima prova trovata, risale invece al 1650 a.C. In un affresco riconducibile alla civiltà minoica, sono presenti due giovani pugili che combattono con le mani coperte. Antichità Nell’antica Grecia, il pugilato era una pratica sportiva molto sviluppata e popolare. Venne introdotta per la prima volta nella 23esima Olimpiade del 688 a.C., durante la quale i pugili, per coprire le mani, utilizzavano delle fasce di cuoio che avvolgevano attorno alle nocche.

L’incontro di Corso di boxe non prevedeva round. Ma si protraeva fino a quando uno dei due contendenti non chiamava la resa oppure non era più in grado di continuare. Oltre a non prevedere round, non erano previste categorie di peso, con i pugili più pesanti che erano quindi i dominatori della disciplina. Anche durante l’epoca romana, il pugilato era estremamente popolare. Anche qui i pugili utilizzavano delle fasce di cuoio sulle nocche, anche se più tardi iniziarono ad usare materiali più duri per la protezione delle mani, rendendo i pugni molto più forti. Infatti, il cestus era un tipo di protezione che prevedeva l’inserimento di pezzi di metallo tra le stringhe di cuoio. I combattimenti avvenivano negli anfiteatri. Spesso duravano fino alla morte di uno dei due pugili, che si affrontavano all’interno di un cerchio disegnato attorno a loro, da cui poi derivò il nome ring (anello in inglese).