SEO per WordPress: la Vera Guida Definitiva on-site

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seo per wordpress guida definitiva

Quando si parla di SEO per WordPress, si intendono tutte quelle operazioni atte all’ottimizzazione on-site di un sito realizzato tramite il noto CMS.

In rete si trovano innumerevoli best practice e tutorial basati su limitate conoscenze teorico-pratiche, ma se non si è esperti il consiglio è quello di rivolgersi ad una creazione siti web specializzata nell’ottimizzazione per i motori di ricerca.

Un sito internet deve infatti essere ottimizzato non in base agli strumenti che vengono messi a disposizione per una determinata piattaforma, in questo caso per WordPress, ma attraverso una completa e approfondita conoscenza dell’argomento e del funzionamento dei motori di ricerca.

Ecco perché si è reso necessario questo articolo intitolato SEO per WordPress: la Vera Guida Definitiva.

Per quale motivo si dovrebbe avere la necessità di bloccare le cartelle wp-admin e wp-includes tramite il file robots.txt ad esempio?

Da quanto si legge sul web, nella maggior parte dei casi il motivo principale è relativo alla sicurezza, ma per questo esistono tecniche molto più efficaci, come ad esempio l’utilizzo del file htaccess.

Perché mai bisognerebbe bloccare i feed rss? Certo non per limitare un danno prodotto dagli scraper o dagli aggregatori di contenuti e nemmeno per evitare di indicizzare dei contenuti duplicati.

 

Il file robots.txt

Come già accennato, sul web esistono informazioni inerenti WordPress SEO e sul file robots.txt che recitano diverse soluzioni per bloccare o meno determinate risorse.

In questa guida per WordPress SEO, consigliamo di ignorarle quasi tutte in quanto il file robots.txt da generare per una corretta installazione di WordPress è il seguente:

User-Agent: *

Disallow:

Una volta eseguita l’iscrizione e collegato il proprio sito alla Search Console, è possibile seguire lo stato dell’indicizzazione del sito e controllare che non si presentino eventuali errori.

Normalmente tale dicitura presente nel file robots.txt è sufficiente nella maggioranza dei casi, perché bloccare i feed rss tramite un disallow: /feed/ oppure le cartelle di WordPress attraverso ad esempio un disallow: /wp-content/ o quelle dei file javascript di sistema, non ha davvero alcun senso.

 

Soluzione per i feed rss

Per evitare ad esempio che gli scraper o gli aggregatori di contenuti possano indicizzare per primi l’articolo “copiato”, basta ritardare l’aggiornamento dei feed rss del proprio blog, anche con appositi plugin per WordPress dedicati proprio a questo scopo.

In questo modo, i motori di ricerca possono indicizzare l’articolo originale prima di tutti gli altri.

Inoltre, generalmente è possibile evitare che i propri articoli nei feed rss vengano copiati senza fonte attraverso l’inserimento del link alla “Fonte originale”, ma anche inserendo l’attributo itemprop=”SameAs”.

Come spiega anche lo stesso Google, i feed rss sono molto importanti per diverse ragioni, anche per segnalare ai motori di ricerca i cambiamenti che sono stati effettuati, utilizzando ad esempio uno strumento come PubSubHubbub.

 

I permalinks (Url parlanti o Url Seo Friendly)

Per la SEO, gli url devono essere parlanti, ovvero seo friendly, cioè devono comunicare subito all’utente (e ai motori di ricerca) il contenuto principale di cui tratta la pagina web, attraverso la parola chiave o la keyphrase adatta per un determinato contenuto.

Impostare una corretta struttura dei permalink tramite le impostazioni di WordPress è davvero semplice ed è possibile personalizzare l’url dal Menù Impostazioni > Permalink > Struttura Personalizzata.

In genere, se si vuole inserire all’interno dell’url anche il nome della categoria si usa inserire /%category%/%postname%/, ma sempre più spesso si vedono su internet strutture del tipo /%postname%/%post_id%, ovvero escludendo la categoria e aggiungendo l’id del post.

Saper costruire bene la struttura di un sito web è fondamentale, soprattutto se gestisci un blog. Trovi in proposito su netclick.biz altri consigli utili se gestisci un blog.

 

Plugin SEO

Uno dei più importanti plugin dedicati all’ottimizzazione on-site di un sito è senza dubbio Yoast SEO.

All’interno di questo plugin è infatti possibile impostare diverse opzioni grazie alle quali si va ad ottimizzare il proprio blog.

Un altro plugin di sicuro interesse è sicuramente W3 Total Cache, che consente di aumentare le performance di un sito web realizzato con WordPress, che ovviamente causa beneficio indiretto anche per la SEO.

Ricordando di utilizzare meno plugin per WordPress possibili, ecco di seguito una lista esaustiva di tutti i plugin che servono, i più utilizzati.

 

  • Yoast SEO;
  • W3 Total Cache;
  • Wp Optimize;
  • Feed Delay;
  • Akismet

 

Altri consigli per WordPress SEO

  • I meta title sono molto importanti per la SEO;
  • Le meta description sono importanti per la SEO;
  • Condividere gli articoli sui social network, per velocizzare l’indicizzazione, è importante per la SEO;
  • Le immagini sono importanti per la SEO;
  • I video sono importanti per la SEO;
  • Il mobile-friendly è diventato un fattore di ranking, quindi è importante per la SEO;
  • Realizzare una buona struttura di link interni è importante per la SEO;
  • Effettuare una buona strategia per ottenere link di qualità tramite la link earning è importante per la SEO;
  • Aggiungere la sitemap in Search Console è importante per la SEO;
  • Aggiungere i Rich Snippet è importante per la SEO;
  • Evita contenuti duplicati.