Oro purissimo 999.99 | La “Grande Foglia d’Acero” è stata trafugata

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La Royal Canadian Mint è una società che opera per la Zecca Reale Canadese e ne sottostà alle leggi. La sua funzione è quella di produrre e mettere in circolazione le monete del Canada e su richiesta anche di molti altri Paesi.

Nel 2007 la RCM realizzò sei smisurate monete d’oro, dal valore iniziale di 1 milione ciascuna, per sponsorizzare la lega purissima che la ditta era riuscita a coniare (999.99 / 1000); questo fattore ha determinato la conquista del Guinnes dei Primati da parte della RCM.
Ogni moneta ha uno spessore di 3 cm, un diametro di 53 cm e un peso di ben 100 kg ed erano depositate tutte presso lo stabilimento di Ottawa. Il dritto della moneta porta impresso lo stemma canadese della foglia d’acero realizzata dall’incisore della ditta Stan Witten, mentre per il rovescio fu commissionato nel 2003 a Susan Blunt, ritrattista canadese, il profilo della Regina Elisabetta ripresa con espressione di matura dignità e priva di orpelli e diademi.

Per il suo grande valore, simbolico più che economico, il Bode Museum di Berlino contenente collezioni di scultura, arte bizantina e una sezione monete e medagliere (Münzkabinett), l’aveva acquisita nel 2010 al prezzo di valore per collocarla proprio nell’area numismatica della struttura. Il Bode Museum vanta di una delle più grandi collezioni di monete al mondo, con più di 540.000 articoli. Le flessioni del mercato dell’oro degli ultimi anni hanno portato la Big Maple Leaf (nome attribuito alla placca aurea che significa appunto “grande foglia d’acero”) ad un valore attuale di quasi 4 milioni di dollari.
Probabilmente è stato proprio questo a causarne il furto dal museo il 27 marzo anno corrente. Risulta ancora molto complicato spiegare razionalmente, passo dopo passo, come il colpo sia stato messo appunto e come sia riuscito ad andare a buon fine. Nel frattempo intanto la polizia berlinese è riuscita a delineare un quadro dell’accaduto. Stefen Petersen, esponente delle forze dell’ordine, spiega che i ladri si sono cautamente introdotti nel museo verso le 3:30 della notte tra domenica e lunedì. Egli ha usato il plurale per indicare gli autori del colpo in quanto sembra improbabile che un pezzo di tale peso e dimensioni possa essere stato preso, sollevato e portato via da un unico individuo. In ogni caso gli investigatori ritengono che essi si siano introdotti nel museo passo attraverso una finestra per fuggire successivamente dalle gallerie della metropoli nata dove infatti è stata ritrovata una scala a pioli.

Quello che tuttora resta inspiegabile è come abbiano fatto ad eludere con tanta abilità i sistemi di sicurezza, ma non solo. È da stabilire come sia stata estratta la moneta dalla teca anti proiettili e come abbiano fatto a portarla fuori in pochi minuti, battendo sul tempo la polizia locale. Sono trascorsi ormai circa 20 giorni e del prezioso conio non vi è traccia.
Una domanda certo sorge spontanea: come può passare inosservata una moneta d’oro di 53 cm?