La Fondazione Sacchetti dona un’installazione in memoria delle vittime del Covid

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Opera

Il 18 marzo 2022, durante la seconda Giornata Nazionale in memoria delle vittime del Covid-19 è stata svelata alla collettività la nuova opera scultorea di Giuseppe Penone, intitolata “Indistinti confini”. 

Dove si trova l’opera “Indistinti confini”?

L’opera in marmo è stata installata a Bergamo, nel Bosco della Memoria all’interno del Parco della Trucca intitolato a Martin Lutero, come segno di lutto e ricordo per tutte le vittime della pandemia, ma anche come simbolo di speranza e rinascita. 

L’imponente installazione, alta tre metri e dal peso di 25 tonnellate, è stata finanziata interamente dalla Fondazione Giulio e Giovanna Sacchetti Onlus, associazione non lucrativa che si impegna per la tutela e la valorizzazione del patrimonio artistico, storico e culturale, nonché per la ricerca scientifica e per le iniziative di stampo sociale. 

La donazione, del valore di 1,2 milioni di euro, si aggiunge alla numerose iniziative che vedono la Fondazione Sacchetti come parte attiva per la valorizzazione delle arti e delle scienze nel nostro Paese.

Oggi è possibile visitare l’opera del Maestro Penone, definita anche un “monumento vivo”, che in piena sinergia con l’ambiente circostante è stata posta al centro di un anfiteatro di betulle dell’Himalaya. 

Le venature scolpite nel marmo rievocano sia la linfa delle piante che il sistema circolatorio umano, un richiamo alla vita che scorre e alla profonda connessione tra uomo e natura

Il progetto e l’inaugurazione

Il progetto ha richiesto un intenso lavoro di organizzazione, pianificazione installazione e installazione che si è svolto grazie alla costante collaborazione tra la Fondazione Sacchetti e il Comune di Bergamo.

L’inaugurazione della scultura è avvenuta durante una Giornata Nazionale per le Vittime della Pandemia alla presenza al Vicesindaco della città Sergio Gandi, del Presidente della Camera dei Deputati Roberto Fico, dell’artista Giorgio Penone e della Presidente della Fondazione Sacchetti Giovanna Sacchetti.

L’opera oggi è visitabile all’interno del parco della Trucca e si aggiunge al già ricco patrimonio artistico della città di Bergamo che insieme a Brescia sarà Capitale della Cultura nel 2023