La pandemia da covid-19 ha sconvolto le nostre vite, creando un’emergenza sanitaria di notevole entità, in grado di mettere in pericolo il mondo intero. Tutto ha inizio il 31 Dicembre 2019 (forse anche prima), quando vengono accertati i primi casi. L’OMS infatti, lancia i primi allarmi proprio in questo giorno, affermando che in una piccola cittadina della Cina, Wuhan, ci sono state numerose polmonite, dovute a cause sconosciute. Nonostante l’allarme, inizialmente la notizia non fa tanto scalpore e non desta particolare preoccupazione: tuttavia, in pochissimi giorni i casi di polmonite anomala a Wuhan salgono a ben 41. La stragrande maggioranza delle persone che riscontrano questo problema lavorano al mercato del pesce e degli animali vivi di Wuhan, che diventa così l’epicentro della diffusione.
Le tappe del Covid-19 in Italia e nel mondo
Come visto, l’ammissione dei primi casi avviene il 31 Dicembre 2019, quando l’OMS riscontra e segnala la presenza di una polmonite anomala.
Pochi giorni dopo, il 7 Gennaio, si scopre che non si tratta di una semplice polmonite: infatti, è questo il giorno in cui viene scoperto ed identificato il nuovo virus. Si tratta di un virus molto contagioso, appartenente alla categoria dei coronavirus, così come la SARS: viene denominato Covid-19.
Appena quattro giorno dopo l’identificazione del virus, il 14 Gennaio, vengono registrati i primi casi fuori dalla Cina: in particolare in Tahilandia, Corea del Sud e Giappone iniziano a crescere in maniera notevole i contagi e purtroppo, iniziano ad esserci anche le prime vittime. Ben presto l’intero continente asiatico si ritroverà a far fronte a questa pandemia, che sembra essere incontrollabile.
20 Gennaio 2020
Un’ulteriore scoperta: il virus si trasmette da uomo a uomo. Fino a questo fatidico giorno infatti, si pensava che il virus venisse trasmesso dagli animali. Gli esperti cinesi però, in seguito a studi, affermano che il virus si trasmette da uomo ad uomo, annunciando la nascita di una nuova malattia virale durante una conferenza stampa.
23 Gennaio 2020,
A Wuahn ha inizio il lockdown. Prima Wuhan e poi altre regioni: i cittadini cinesi non possono più uscire di casa e devono girare soltanto con le mascherine. Da questo giorno, le strade iniziano ad essere deserte e i negozi ad essere completamente chiusi, dando vita a vere e proprie scene tristi e da film.
30 Gennaio 2020,
Il nostro paese sospende tutti i voli sia in entrata che in uscita dalla Cina, stoppando così tutti i collegamenti con il paese in piena emergenza sanitaria e in piena pandemia.
Nonostante la misura adottata, il 31 Gennaio 2020, il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, durante una conferenza stampa, dichiara la presenza di casi Covid riscontrati in Italia. Questi casi fanno riferimento a due turisti cinesi, probabilmente arrivati in Italia qualche giorno prima proprio da Wuhan, vero e proprio epicentro del virus.
I primi casi relativi a cittadini italiani arrivano il 21 Febbraio 2020: si tratta di un uomo di 38 anni di Codogno, che sarà denominato il paziente zero. Da qui ha inizio per l’Italia una situazione drammatica, dalla quale ancora oggi non si riesce ad uscire. Si inizia ad indagare sul virus mediante tamponi molecolari, e in tempi veramente brevi, vengono confermati ben 325 casi.
8 Marzo 2020
Il giorno in cui anche l’Italia scopre il lockdown: il nostro paese diventa così il primo paese (tra quelli occidentali) ad affrontare la pandemia in questo modo, adottando misure drastiche e restrittive.
11 Marzo 2020
L’OMS dichiara lo stato di emergenza mondiale, ufficializzando lo stato di pandemia. L’epidemia infatti risulta essere totalmente fuori controllo e ad espandersi a macchia d’olio, iniziando a colpire la stragrande maggioranza dei paesi, di tutti i continenti. Gli ospedali iniziano a riempirsi ovunque, e il numero delle vittime comincia a crescere in maniera vertiginosa.
27 Marzo
In Italia si arriva a ben 86mila casi e si arriva a quasi 1000 morti in un solo giorno, con ospedali sempre più pieni e medici sempre più in difficoltà. In questo momento l’Italia è il paese con il maggior numero di casi Covid registrati, anche se il giorno dopo, il 28 Marzo, questo primato passa agli Stati Uniti d’America, che diventano così lo stato con più contagi e vittime.
26 Aprile
Mentre l’Italia continua ad essere sottoposta a misure restrittive, la Nuova Zelanda afferma di aver vinto la battaglia contro il virus, ponendo così fine al lockdown e tornando alla vita di prima con serenità.
Soltanto tre giorni dopo, il 29 Aprile, il numero di contagi negli Stati Uniti sale a ben 1 milione: cifre da capogiro, che mettono in ginocchio il paese guidato da Donald Trump. Anche il numero delle vittime cresce in maniera esponenziale: i dati dicono che addirittura il numero di vittime è superiore a quelli della guerra del Vietnam.
16 Maggio,
In Italia viene annunciata la fine del lockdown: avviene infatti la riapertura di tutti i negozi e le attività precedentemente chiuse. Tuttavia, permane l’obbligo di girare con la mascherina indossata e di evitare gli assembramenti, in quanto bisogna rispettare il metro di distanza.
19 Giugno,
La situazione risulta essere irreparabile anche nel Sud America, dove il Brasile di Bolsonaro ha raggiunto il pazzesco numero di 50.000 mila vittime.
15 Agosto,
Da Wuhan arriva una notizia: la cittadina cinese, epicentro della pandemia, ha sconfitto il virus ed è ormai tornata alla normalità.
Durante la stagione estiva il virus sembra aver frenato la sua corsa, fino ad Ottobre, quando torna di nuovo il terrore e si registra di nuovo un aumento dei casi nella stragrande maggioranza dei paesi europei e non.
Lotta al Covid-19: la nascita dei vaccini
Il 14 Dicembre, dopo le prime voci di Novembre, c’è una svolta storica: viene infatti ufficializzata la nascita del primo vaccino della storia contro il Covid-19. Il vaccino in questione è il Pfizer BioNTech: si tratta di un vaccino a mRNA.
29 gennaio 2021
Viene lanciato dall’Università di Oxford, il vaccino AstraZeneca, indicato per immunizzare le persone avente età pari o superiore ai 18 anni.
A metà aprile, arriverà in Italia l’attesissimo vaccino prodotto da Johnson & Johnson: si tratta di una grande novità in quanto costituisce il primo vaccino monodose, rispetto agli altri che inveci prevedono l’iniezione di più dosi.
Anche il vaccino russo Sputnik V, nel momento in cui scriviamo, risulta essere utilizzato in più di 50 paesi del mondo, anche se non tutti ne hanno consentito l’autorizzazione. Questo perchè, si dice che non è stato sperimentato nel modo e nei tempi adeguati e per questo motivo si attendono ulteriori verifiche.
La risposta arriva il 2 Febbraio da una ricerca scientifica, che attribuisce al vaccino russo lanciato da Putin un’efficacia davvero notevole, pari a 91,6%. L’istituto Spallanzani di Roma sta anch’esso sperimentando su questo vaccino.