Controllo dei fumi

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Il Controllo dei fumi e la manutenzione della caldaia sono attività che vediamo spesso come incombenze fastidiose.

La differenza tra le due è spesso poco chiara e sembrano spese inutili, pensieri di cui vorresti fare a meno, ma non si può e non dovresti tralasciarle Le motivazioni sono più che valide e riguardano non solo il rispetto degli obblighi di legge, ma anche il fatto di scongiurare eventuali pericoli per la tua salute e poter risparmiare sui consumi Dunque, in questo articolo, finalmente faremo chiarezza. Potrai capire chi deve occuparsi del controllo fumi e della manutenzione caldaia, ogni quanto è necessario farli e quali sono le norme di legge da rispettare Innanzitutto, vediamo la differenza tra il controllo fumi e la manutenzione caldaia, la periodicità prevista e chi deve occuparsene. Ecco tutti i dettagli Controllo fumi caldaia: periodicità Il controllo fumi, definito anche come controllo efficienza energetica, consiste nell’analisi della combustione dei fumi. È necessario per verificare il rendimento della caldaia, la concentrazione di ossido di carbonio (CO) e l’indice di fumosità

La normativa di riferimento per il controllo dei fumi della caldaia è  il decreto del Presidente della Repubblica emesso per recepire la direttiva Europea  Nello specifico, l’allegato A riporta gli obblighi di legge per la periodicità del controllo dell’efficienza energetica (controllo fumi). Per gli impianti termici con potenza tra 10 e 100 kW (la maggior parte delle caldaie),il Controllo dei fumi  deve avvenire ogni 2 anni– per impianti termici alimentati a combustibile liquido o solido 4 anni– per impianti alimentati a gas, metano o GPL. Per gli impianti termici con potenza superiore a 100 kW:1 anno– per impianti termici alimentati a combustibile liquido o solido 2 anni

per impianti alimentati a gas, metano o GPL Un tecnico specializzato è la persona incaricata per fare tutte le verifiche necessarie e controllare se i valori sono conformi a quelli indicati dalla normativa.  Manutenzione caldaia: ogni quanto farla La manutenzione della caldaia è necessaria per verificarne il corretto funzionamento e procedere alla pulizia del bruciatore e dello scambiatore di regolazione La periodicità della manutenzione non è più annuale, bensì relativa a quanto riportato nel libretto di istruzioni tecniche della caldaia.

Tuttavia, se non sei in possesso del libretto (perché lo hai perso o sei subentrato in un appartamento dove il precedente inquilino non lo ha conservato) cosa devi fare Sarà cura della ditta specializzata, che chiamerai per fare la manutenzione e accertarti delle condizioni della caldaia, a consigliarti la frequenza di manutenzione. Ricorda che la periodicità prevista dalle normative UNI e CEI è di una volta all’anno. Fanno eccezione le caldaie ad alta efficienza, dove la manutenzione è prevista ogni due anni

Il Controllo dei fumi annuale è importante per garantire il corretto funzionamento della caldaia: ti permette di ottimizzare il rendimento dell’impianto termico, ridurre i consumi e l’inquinamento atmosferico Controllo fumi e manutenzione caldaia: a chi spetta Il controllo fumi e la manutenzione caldaia spettano all’occupante dell’immobile, che sia un inquilino o lo stesso proprietario. Dunque, le spese e le attività che riguardano la manutenzione ordinaria, sono tutti oneri a carico dell’occupante dell’immobile.