L’arte del restauro architettonico

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I professionisti del restauro architettonico sono si occupano di restituire lo splendore originale a edifici o monumenti costruiti decenni o addirittura secoli fa. È un compito delicato che richiede una conoscenza approfondita dell’opera originale e, quasi sempre, un lungo lavoro che può durare anche anni.

In alcuni casi, l’obiettivo del restauro architettonico è che l’immobile, il quale può avere un particolare valore storico o essere parte del patrimonio culturale di una città o di un intero paese, mantenga l’uso per il quale è stato concepito.

Ad esempio, un museo o un teatro. In altri casi, lo scopo è quello di modificare l’uso originario della costruzione e di inserire nuovi elementi, pur mantenendone gli aspetti essenziali.

Qualsiasi sia la necessità tecnica ed il fine che si intende perseguire, la fase in cui avviene il sopralluogo è la più importante e delicata. È qui che viene valutato lo stato dell’immobile o edificio, ed in funzione di questi elementi viene presa ogni decisione circa gli interventi da attuare.

Le chiavi del restauro architettonico

Secondo gli esperti del settore, le chiavi per restaurare un immobile sono:

  • Effettuare un’indagine storica dell’immobile per stabilirne il valore storico e architettonico. Una volta stabilito il valore storico, occorre effettuare una attenta analisi tecnica dell’opera per determinare cosa appartiene alla costruzione originaria, cosa le è stato integrato nel corso degli anni (o secoli) e quale valore storico e architettonico le è stato aggiunto.
  • Valutare e decidere quali degli elementi integrati, cioè quelli non originali, verranno rimossi e quali verranno mantenuti.
  • Analizzare la destinazione d’uso che verrà data all’immobile per proporre gli interventi moderni che possono essere inseriti.

Tra antico e contemporaneo

Gli interventi contemporanei non possono competere con ciò che si vuole preservare, cioè devono essere attuali, ma non “monumentali”.

Se l’immobile è un patrimonio architettonico integralmente conservato, ogni suo elemento viene restaurato spazialmente e architettonicamente, tenendo conto che saranno presenti componenti contemporanee che dovranno essere conformi alla nuova destinazione d’uso.

Parimenti, il monumento o l’opera che fa parte del patrimonio storico, in generale, va preservato e conservato ma i criteri devono essere gli stessi: il contemporaneo va distinto, non dissimulato.

Quindi, se ad esempio un volume manca all’immobile, ciò che si fa per restaurarlo deve obbedire alle stesse linee guida: una risposta contemporanea sia nei materiali che nella tecnica.

Nel caso delle abitazioni private, alcune di esse possono essere importanti dal punto di vista architettonico e storico, ma l’intervento di restauro diventa sostanzialmente un adattamento ai comfort e alle esigenze del 21° secolo.

Restauri architettonici riusciti

maltese srl restauro architettonico in sicilia

Ogni progetto di restauro rappresenta una sfida e comporta uno sforzo significativo. In Sicilia ne abbiamo grandi esempi, tra cui il recente restauro e risanamento della Chiesa Sant’ Alberto Dei Bianchi, ad Erice, effettuato dall’azienda Maltese srl.

L’intervento ha consentito alla chiesa di ritrovare il suo antico splendore, grazie anche alla rimozione dell’intonaco ammalorato, il reintegro di parti della muratura e alla realizzazione di una nuova pavimentazione.

Restaurare non è dunque imitare, né copiare. È essere abbastanza umili da amalgamare l’antico con il contemporaneo, senza competere, mantenendo la grandezza di ciò che vogliamo rispettare e mantenere attuale nel tempo.